Vero e proprio simbolo della dieta mediterranea e dell’identità culinaria italiana insieme agli spaghetti o alla pizza, il pomodoro è una pianta originaria delle Ande. Fu introdotta i Europa già dal 1500, ma ci vollero ben due secoli perché questo ortaggio si affermasse sulla tavola. Agli inizi del XX secolo poi, Francesco Cirio diede l’avvio all’industria conserviera del pomodoro per sfruttarne le caratteristiche nutritive e la versatilità in cucina durante tutto l’anno. Oggi l’Italia è tra i primi produttori al mondo e vanta una moltitudine di varietà senza eguali: da quelli da tavola, come il cuore di bue, il costoluto, il ciliegino, a quelli da conserva, primo fra tutti il San Marzano. Quanto alle proprietà nutritive, il pomodoro ne è una vera miniera: ricco di vitamine antiossidanti e disintossicanti, contrasta l’acidità del sangue e favorisce la digestione degli amidi.
Giunto in Europa nel XVI secolo dal Nuovo Mondo, il peperone si è diffuso con una rapidità eccezionale, in particolare in Italia, dove è diventato ben presto protagonista della gastronomia di numerose regioni. I peperoni sono ricchi di vitamine (A, B, P e in particolare C), di sali minerali e zuccheri, inoltre, contrariamente a quanto si pensa, stimolano la digestione.
Originaria dell'India, la melanzana approdò in Sicilia intorno al 1300 introdotta dagli Arabi, per inserirsi ben presto nella tradizione gastronomica del Sud Italia. E’ ricca di acqua, di potassio, vitamina A e C, fosforo, calcio, tannino e povera in contenuto di zuccheri. Possiede inoltre proprietà depurative e leggermente lassative, in quanto aiuta a regolare e stimolare l’attività del fegato e a diminuire i livelli di colesterolo nel sangue, proprietà che la rende un’alleata nelle diete
Le origini di questo ortaggio si perdono nella notte dei tempi: il mais infatti era già conosciuto in Messico fin dall'epoca preistorica e venne introdotto in Europa da Cristoforo Colombo, anche se al principio il suo uso era esclusivamente ornamentale. Estremamente versatile, il mais può essere consumato in chicchi o in farina, oltre a fornire la base per numerosi prodotti derivati (olio, fiocchi per la prima colazione, amido). A fronte di un apporto calorico modesto, il mais è ricco di amido, sali minerali e carboidrati e contiene vitamine del complesso B e vitamina A.