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WEB MAGAZINE ESTATE 2013

Ogni stagione è una novità di informazioni, consigli, curiosità per vivere la tavola in modo creativo e sorprendente!

Il caffè

Tonificante, corroborante, ma soprattutto buono: il caffè è una bevanda universale, che si presta a infinite interpretazioni; diversi i metodi per prepararlo – pressofiltro, moka, espresso o a caduta - diverse le tecniche di tostatura e macinatura, diversi, infine, i modi di gustarlo – nero e bollente, mescolato con latte o panna, ma anche freddo, shakerato con ghiaccio tritato, lungo o ristretto – il caffè si consuma in tutto il mondo.


Ma da dove arriva? La sua storia si perde nell’oblio: alcuni storici ne identificano l’origine in Etiopia, altri nello Yemen, sta di fatto che già in tempi antichi la consuetudine di bere un infuso ricavato dalla tostatura e macinatura dei semi di Coffea, si diffuse in tutto il mondo islamico e, da qui, in Europa.
Con le colonie, la coltivazione di Coffea venne esportata in luoghi che si rivelarono estremamente idonei alla sua coltivazione lungo la fascia tropicale: il Sud America e il Sudest Asiatico.


Delle circa 60 specie di piante di caffè esistenti, solo 25 sono le più commerciali per i frutti, e di queste, due sono le principali utilizzate per la coltivazione del caffè: la Coffea Arabica e la Coffea Robusta.


Oggi spetta all’America Latina uno dei primati del caffè: è il Brasile infatti il primo produttore mondiale, grazie alla varietà di Arabica “Santos”, particolarmente apprezzata per la sua dolcezza. La Colombia è il secondo produttore, e con le sue varietà Arabica “Supremo” ed “Excelso” offre ottimi caffè, dolci ed aromatici. Sempre in America Latina sono da menzionare, per la qualità del caffè prodotto,  Messico, Guatemala e Costa Rica, anche se i volumi realizzati sono inferiori rispetto a quelli di Brasile e Colombia. Nell’area dei Caraibi, la Repubblica Dominicana produce il dolce caffè Jamao, mentre proviene dalla Giamaica uno dei caffè più pregiati al mondo: il Blue Mountain, coltivato tra i 1000 e i 2000 metri di altitudine su terreni vulcanici e con un lungo tempo di maturazione, che regala chicchi eccezionalmente grandi e aromatici.

In Asia si coltiva invece principalmente la varietà Robusta: il Vietnam, in particolare, è oggi tra i principali Paesi produttori (e consumatori!), nonostante la coltivazione del caffè sia iniziata solo nel secolo scorso. Per il consumo sul mercato locale, i chicchi vengono tostati nel burro, un procedimento che conferisce al caffè vietnamita corpo e rotondità tutti caratteristici. Anche l’isola di Java è particolarmente rinomata per la produzione di Robusta: qui, parte della produzione viene stoccata in magazzino per due o tre anni e venduta come Vecchio Java. Questo processo fa perdere acidità al caffè, donando un corpo più deciso ed un gusto più dolce.

 

E infine l’Africa: è in Etiopia che si è diffusa nel mondo la consuetudine di bere caffè e ancora oggi l’Etiopia è il primo produttore africano di qualità Arabica. Clima e territorio sono particolarmente vocati alla produzione del caffè in Etiopia: la varietà locale “Sidamo” cresce spontaneamente, in modo praticamente biologico: per la sua coltivazione non vengono infatti utilizzati pesticidi e l’intervento dell’uomo si limita alla fase dell’essiccazione.
Il Kenia produce caffè di ottima qualità con gusto forte ed aromatico: tra questi è degno di nota il “Kenia AA”, dai chicchi grandi, superiori alla media.
Il Camerun, La Costa d’Avorio, la Tanzania ed il Congo sono gli altri Paesi che completano lo scenario africano per quantità e qualità dei caffè Robusta ed Arabica prodotti ed esportati in tutto il mondo.

 




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