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WEB MAGAZINE INVERNO 2013

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Il riso nel mondo

Il riso è forse l’alimento più popolare al mondo. Dall’Asia all’Africa se ne registrano oltre 10.000 varietà che sono alla base delle tradizioni culinarie di tutti i Paesi. Privo di glutine, povero di grassi, ma ricco in proprietà nutritive e soprattutto in grado di adattarsi a climi e altitudini diverse, non stupisce che il riso rivesta un ruolo così importante nell’alimentazione mondiale.


L’Asia è la culla del riso: pare infatti che la pianta Oryza Sativa sia originaria di questo continente, anche se sono diversi i Paesi che se ne contendono la paternità. Quel che è certo è che la Cina ne è uno dei principali produttori a livello mondiale: qui il riso viene coltivato sia in ampie risaie in pianura, che in terrazzamenti creati sui fianchi dei pendii montuosi, grazie ad un terreno e ad un clima particolarmente adatti alla crescita del riso.
Dalla Cina, la coltivazione di riso si è poi estesa a Vietnam e Thailandia, dove oggi il riso rappresenta una dei principali motori dell’economia, e in Giappone, dove ha dato luogo alla specie Japonica, dalla quale derivano le varietà coltivate in Italia.


Forse la più poetica delle origini del riso è quella rivendicata dagli indiani, che raccontano come il riso sia stato donato agli uomini dal dio Shiva in persona.
A pochi giorni dalle nozze, la fanciulla della quale Shiva si era innamorato morì, e dopo qualche giorno la sua tomba si ricoprì dei germogli di una pianta sconosciuta. In memoria della fanciulla che aveva amato, Shiva benedisse la nuova pianta e stabilì che con essa gli uomini avrebbero preparato un cibo gustoso di cui non si sarebbero mai stancati e, di fatto, la varietà Indica si coltiva e si consuma in India da oltre 7000 anni.


In Africa si coltivano ancora alcune varietà derivate dalla specie Oryza glaberrima, una specie endemica di questo continente la cui domesticazione avvenne circa 3000 anni fa nelle fertili pianure del Niger, una zona ricca d’acqua. Oggi tuttavia questa specie è stata quasi del tutto soppiantata dalle varietà asiatiche, nonostante l’Oryza glaberrima sia più resistente ed adatta ai diversi climi africani.


In America si coltiva soprattutto una varietà della specie Indica, caratterizzata da grani lunghi e sottili. Furono gli europei che colonizzarono il continente a introdurre il riso, dopo averlo importato dall’Asia. Eppure ancor prima delle colonie europee, in Nord America si raccoglieva e consumava una pianta molto simile al riso, la "Zizania aquatica". Si tratta in realtà di una pianta infestante, che cresce lungo le sponde dei fiumi. I nativi americani, ne raccoglievano le spighe a mano e, battendole con le pagaie, ne raccoglievano i chicchi, che poi tostavano e macinavano prima di consumarli.


Si deve probabilmente già ad Alessandro Magno il merito di aver portato il riso in Europa dall’India, dove il suo impero si era spinto. E tuttavia il consumo di riso non si diffuse nel nostro Continente fino all’arrivo degli arabi che, più avezzi a consumarlo, ne introdussero la coltivazione e il consumo nell’Europa meridionale. Oggi l'Italia è il principale produttore di riso d'Europa, seguita da Spagna, Grecia, Portogallo e Francia.

 


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