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Web Mag

WEB MAGAZINE Inverno 2014

Ogni stagione è una novità di informazioni, consigli, curiosità per vivere la tavola in modo creativo e sorprendente!

L’intervista a...
Filomena/Io cucino così

Salutiamo l’inverno con Filomena, la foodblogger amante della tradizione, della natura e degli animali!
Nella sua Calabria ha iniziato ad appassionarsi di cucina fin da piccola quando preparava i dolci di Natale con la mamma.
E lei i dolci li adora, sia prepararli sia mangiarli. Ma non solo: ha un debole per i primi e per i lievitati, dal pane alla pizza. Non a caso le piace molto “stare con le mani in pasta”; perché si sa, il cibo e l’atto di cucinare sono anche terapeutici: infatti impastare per lei è relax!

Filomena ama la natura, le verdure e la campagna in cui vive. Per questo tra una gita in moto e una carezza al suo gatto – ci fa infatti notare che “le foodblogger amano i gatti” - sostiene la filosofia slow e la cucina legata al territorio dove la natura deve fare il suo corso, anche in cucina: quindi “se una cosa deve lievitare, deve lievitare”: inutile forzare.
E il suo blog diventa il luogo in cui prendersi cura della cucina tradizionale e ci racconta i piatti tipici delle sue nonne: dalle sostanziose melanzane in padella (che sono davvero squisite: cercate la ricetta sul suo blog!) ai Cuddrurieddri , le ciambelle salate fritte che si preparano per la vigilia dell'Immacolata.
E, last but not least, il blog di Filomena nasce tre anni fa cinque mesi dopo il suo matrimonio: “Io cucino così” è una riscoperta delle sue abilità in cucina e un luogo in cui le ricette semplici, quelle di stagione e del territorio sono le protagoniste assolute.

Ora, siete pronti a scoprire la bontà di tante cose buone come i Turdiddri? Vi consigliamo di provarli in questo periodo :)

Benvenuta Filomena!

 

Cirio:  Foodblogger , grafica e amante della tradizione. Oltre a questo chi è Filomena?
Filomena è una 36enne appassionata della vita e della cucina, che vive in campagna con suo marito e tre splendidi gatti. Ama la natura, il silenzio e le passeggiate in montagna, un modo per rigenerarsi e riprendere il contatto con sé stessi. Non per questo è una persona solitaria ed introversa, anzi adora trascorrere le serate in compagnia degli amici, davanti ad un buon bicchiere di vino rosso ed a qualcosa di buono da mangiare, preparato con passione e cura.

Cirio: Calabrese e più precisamente cosentina. Quali sono i piatti preferiti della tua regione?
La cucina calabrese è rustica e povera, spazia dai piatti di mare a quelli di montagna, con una varietà di ricette tradizionali tra le quali è difficile scegliere. In assoluto ciò che preferisco sono i primi piatti e quelli calabresi sono saporiti e sostanziosi, come la "pasta chjina" al forno con le polpettine o con le melanzane, oppure i filei al sugo con salsiccia e funghi porcini. Ma siccome sono golosa non posso non pensare anche ad un dolce: uno dei miei preferiti è senza dubbio la pitta 'mpigliata, un dolce tipico natalizio di forma circolare, composto da piccole girelle di frolla croccantissima, con un ripieno di noci, mandorle, uvetta, cannella, arancia e miele. Una bomba calorica ma ... troppo buona!


Cirio: Cosa secondo te non andrebbe mai fatto in cucina e cosa è necessario fare?

In cucina non si dovrebbe mai sprecare, perché il cibo è un bene prezioso, deve essere valorizzato e rispettato, e spesso reinventando con creatività gli avanzi o gli scarti vengono fuori delle ricette niente male, economiche e buonissime. Quello che invece si dovrebbe fare è prendersi il tempo necessario. Vanno bene le ricette veloci e dell'ultimo minuto quando si ha poco tempo, ma mai a scapito della qualità e dell'attenzione per ciò che mangiamo. Ogni tanto dovremmo fermarci a scegliere con cura gli ingredienti, valorizzando i prodotti del proprio territorio, imparare qualche ricetta tradizionale, magari dalla nonna, aspettare con pazienza cotture e lievitazioni ed infine assaporare tutto senza fretta e con piacere.


Cirio:  Un piatto irrinunciabile. La solita situazione: ti trovi su un’isola deserta: niente libri, mp3 o altro. Ma solo tre piatti: un primo, un secondo e un dolce. Cosa porteresti?

Sono amante della pasta, ma anche del riso ed uno dei miei primi preferiti è il riso al forno, quello della mia mamma per intenderci, ripieno con tanto sugo, formaggio, uova sode e soppressata piccante. Non potrei desiderare di meglio su un'isola deserta. I secondi, invece, non mi fanno impazzire. Non amo molto carne e pesce, quindi sceglierei sicuramente qualcosa di vegetariano ma gustoso, come un timballo di melanzane e patate alla parmigiana con scamorza. Per i dolci non ho alcun dubbio: amo quelli tradizionali, semplici e rustici, quindi una classica crostata con mostarda d'uva mi renderebbe felice.


Cirio: Cucina e sensi. Cucina è gusto, vista, olfatto e tatto; manca l’udito. A noi piace cucinare ascoltando musica. A tua scelta, ci dici un piatto e un brano musicale da abbinare?

Sono indubbiamente una "rockettara" e quando preparo qualcosa ho bisogno di ritmo ed energia, soprattutto quando devo impastare pane, pasta fresca, pizza o qualsiasi altro lievitato, cosa che adoro fare rigorosamente a mano sulla mia ormai consumata spianatoia di legno, ascoltando qualcosa che mi dia la carica come You Know My Name di Chris Cornell o Resistance dei Muse. A conclusione di una cena romantica, invece, gustando un cheesecake al cioccolato bianco e frutti di bosco, mi piacerebbe ascoltare con la mia dolce metà una ballata di Bruce Springsteen come Secret garden.

Cirio: Filomena e la sua identità da food blogger. Divertimento, piacere e…?
Tanta passione e condivisione. Come dico sempre, per me cucinare è un atto di amore. Un modo di esprimersi, di raccontarsi, di mettere qualcosa in comune. Adoro cucinare per gli altri ed ho scelto di condividere la mia passione con un blog di cucina, che è nato come un diario per appuntare le mie ricette, ma che col tempo sta diventando soprattutto un modo per scoprire, conoscere, fare nuove esperienze e raccontarmi.


Cirio: Concludiamo con una domanda gustosa: cosa prepareresti con una nostra Passata?

Sicuramente un primo piatto (ho già detto che amo i primi?) tipico della mia città: pasta e patate ara tijeddra. La particolarità di questo primo è che la pasta e le patate vengono messe a crudo nella teglia, con abbondante passata di pomodoro o pelati, formaggio grattugiato, pangrattato, che formerà una deliziosa crosticina croccante, e volendo, per una versione ancora più gustosa, tanto caciocavallo silano ed un pizzico di peperoncino piccante.



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