Inverno = freddo?
A scaldarci ci pensa la contagiosa e dolce tempra di una foodblogger che arriva dalla città delle cento torri: Alba.
In questo numero vi portiamo nelle Langhe a conoscere Valentina che, con i suoi tre compagni di vita, un fidanzato e due gatti, dà vita al curatissimo blog Cucina e Cantina.
La sua storia è tutta da scoprire!
Valentina è un’amante della grafica fin da piccola, da quando il papà le regalò, vent’anni fa, il suo primo Mac: fu amore a prima vista e lei cominciò a disegnare stelline digitali e “a farle incrociare”; la sua anima da designer e da piccola informatica aveva appena spiccato il volo.
Oggi infatti Valentina disegna etichette per vini. E il vino l’ha incrociato di nuovo nella sua vita sotto le sembianze di Giovanni, il suo fidanzato e compagno di blog che, nella rubrica Wineater, ci porta a spasso per interessanti avventure enologiche.
Cirio: Disegnatrice, food stylist e blogger. Oltre a questo chi è Valentina?
Oddio non esageriamo, food stylist proprio no, ci sono persone enormemente più brave di me, io sono solo all’inizio del mio cammino...
Valentina è soprattutto una sognatrice, lo sono sempre stata e spero di esserlo sempre. Fin da piccola ho sognato tanto, cose molto più grandi di me, ho sognato a occhi chiusi, ma soprattutto ad occhi aperti. Ovviamente sono una persona realista, anche se ho grandi sogni torno sempre alla realtà, ma amo talmente tanto stare con la testa tra le nuvole a immaginare e sognare, che a volte lo faccio per sport!
Cirio: Langarola e più precisamente di Alba. Quali sono i tuoi tre piatti preferiti delle tue Langhe?
In realtà sono una Langarola di adozione, sono nata e cresciuta ad Alba, ma mia madre è salentina, nata a Lecce e mio padre è un mix tra una brianzola e un genovese, quindi io non ho una goccia di sangue piemontese, anche se io lo sono a tutti gli effetti! Quindi a casa mia si è sempre mangiato di tutto, dalla parmiggiana alla casoeûla, il mio fidanzato Giovanni invece è un Langarolo DOCG quindi da lui e la sua famiglia ho imparato le tradizione della cucina piemontese casalinga! La battuta la coltello è decisamente il mio piatto preferito insieme al vitello tonnato alla vecchia maniera e la torta di nocciole delle langhe senza farina!
Cirio: Cosa secondo te non andrebbe mai fatto in cucina e cosa è necessario fare?
In cucina non bisognerebbe mai sprecare, perché il cibo che noi diamo per scontato, per la maggior parte delle persone non lo è, io ho dei sensi di colpa grandissimi quando mi capita di buttare qualcosa che magari ho dimenticato nel frigo perché penso che avrebbe sfamato qualcuno, mentre io sono stata così distratta da lasciarlo andare a male.
Quello che cerco di fare è organizzarmi, comprare meno, ogni tanto usare le cose che ho dispensa per fare una pulizia e rinnovare “le scorte”, quando faccio la spesa mi organizzo, compro le cose nelle giuste misure pensando già a cosa cucinerò da li a tre giorni, per buttare via il meno possibile.
Cirio: Un piatto irrinunciabile. La solita situazione: ti trovi su un’isola deserta: niente libri, cd o altro. Ma solo tre piatti: un primo, un secondo e un dolce. Cosa porteresti?
Come primo porterei il risotto, il mio piatto preferito in assoluto: è versatile, mai uguale ma soprattutto perchè mi rilassa cucinarlo.
Come secondo porterei soprattutto una filetto di carne piemontese, che è buonissimo, ma con tantissima verdura, perché non esiste un secondo senza il suo buon contorno.
Come dolce porterei una crostata integrale fatta da me, non di marmellata ma di mele o pere a fette e crema pasticcera al cioccolato, poco dolce, ma è l’unico dolce di cui non mi stanco mai! Sono iperinsulinemica quindi prediligo dolci poco zuccherati e questo tipo di crostata è perfetta per me!
Cirio: Cucina e sensi. Cucina è gusto, vista, olfatto e tatto; manca l’udito. A noi piace cucinare ascoltando musica. A tua scelta, ci dici un piatto e un brano musicale da abbinare?
Credo che la mia vicina mi odi, io sono una persona che va a momenti, risento la stessa canzone per ore ma vario per generi, ma amo comunque canzoni tragiche e tristi. Ho dei classici che però risento sempre volentieri mentre cucino, sicuramente un brano di Nora Jones mentre preparo un risotto che per me è un piatto catartico.
Cirio: Valentina e la sua identità da food blogger. Divertimento, piacere, lavoro e…?
Esperienze: il blog mi da l’opportunità di vivere emozioni che per mille motivi non potrei mai fare senza il blog, esperienze e momenti che amo condividere con chi mi segue: mi fa sperimentare con il cibo, mi fa incontrare gente stimolante in posti nuovi, mi spinge a non accontentarmi mai, ma cercare sempre di migliorarmi.
Cirio: Concludiamo con una domanda che per noi è di rito: come preferisci usare il pomodoro in cucina?
Il pomodoro per me è sinonimo di mia nonna, maestra della passata; il primo piatto che mi viene in mente è la parmigiana con le polpettine, ma anche la pasta la sugo con la ricotta salata grattuggiata, esiste qualcosa di più buono?